24 - 25 febbraio 2012

Una coppia di svitati

Teatro San Paolo

Via Berton, 1 (ang. corso Francia)
Rivoli (TO)


Regia di: Ivan Fabio Perna

Personaggi e interpreti:
Gian Carlo Fantò

Giorgio Perona

Milena Albertone

Marco Lazzerini

Sabrina Scolari

Massimo Griffo

Scenografia

Renato Ostorera

Luci

Pietro Striano


Produzione Teatro dei Cenci

Lo spettacolo del Teatro dei Cenci é un buon mix di ironia, spasso ma anche di analisi e critica sociale. Il testo di Harold Gardner “Una coppia di svitati”, puntando il focus su una coppia di vecchietti soli ma ancora vitali, richiama l'attenzione sui problemi attuali del vivere contemporaneo: la precarietà economica, la criminalità, la gioventù ai margini, le costellazioni famigliari alla deriva, il tramonto delle ideologie forti. La messa in scena, affidata alle sapienti indicazioni di Ivan Fabio Perna, in questa edizione anche ottimamente nei panni dell'attore, restituisce una commedia fluida e divertente, tutta incentrata sullo scontro dei caratteri dei due protagonisti, uno, interpretato da un vigoroso Giancarlo Fantò, visionario e sognatore, a volte rude e sempre attivo nel cercare una soluzione alle ingiustizie e ai problemi altrui, ancora tutto proiettato in un defunto sogno comunista, l'altro, vissuto con totale partecipazione da un eccezionale Giorgio Perona, pratico e concreto, con i piedi per terra, sempre alla ricerca del compromesso migliore per tirare avanti senza troppe complicazioni, pensando ai fatti propri. Una sequela spassosa di eventi mettono i due vecchietti alle prese con problemi più grandi di loro e la loro fragilità ce li rende tremendamente simpatici. Lo spettacolo non è però solo una commedia comica, ma il mezzo astuto usato dallo autore per parlarci di noi e di oggi. I protagonisti in scena se la cavano bene, anche se Fantò risultata spesso troppo energico per il ruolo di un anziano malconcio. Dal canto suo Perona dimostra un equilibrio sublime tra lo studio minuzioso del personaggio e l'esigenza di una teatralità del ruolo. Molto azzeccati anche i ruoli minori, con una menzione speciale per Milena Albertone, precisa e delicata nel ruolo della figlia del burbero Fantò. Nel complesso uno spettacolo godibilissimo, profondo e leggero al tempo spesso, a volte però bloccato da alcune pause eccessive, come lo stacco fra gli atti o il buio nelle registrazioni. Consigliato a chi vuole ridere e riflettere allo stesso tempo.

Recensione di Alan Mauro Vai