23 gennaio 2011

Museo regionale di Scienze naturali


LO SLANCIO

Scritto e diretto da Dino Mascia

DINO MASCIA e ELENA SAVIO
FRANCESCO COPPOTELLI violinista
ANDREA SITA' tenore
Tecnici audio e luci: DANILO MUTOLO e MARISTELLA MOFFA
Scenografia: ALESSANDRO FALANGA, LUCA BENATELLO, GIANMARIO DESTEFANIS


Recensione di Luca Atzori (23 gennaio 2011)

Quella che viene raccontata dalla compagnia Dino Mascia è una fetta di vita del pittore Hans Hartung, esponente dell'espressionismo astratto (corrente sviluppatasi nel novecento di cui si possono elencare come principali esponenti Kline, Pollock, de Kooning etc).

Viene raccontata l'ultima fase della sua vita, quella in cui rimasto invalido a causa di un incidente durante la guerra contro i nazisti, inizia a porsi domande sulla propria arte, sulla propria vita, sulla propria morte.

Ma la voce che gli pone i quesiti è quella di una giornalista snob, che si presenta con l'intenzione di mettere in discussione la sua opera, mettere in crisi l'artista stesso.

La giornalista può sembrare a tratti un'allegoria della sua vita stessa, o forse addirittura della sua morte.

Il testo scritto da Dino Mascia è molto efficace e ben scritto. Molto interessante il sincretismo artistico fra musica, canto lirico e recitazione, dove quella che si presenta come una “colonna sonora” sembra essere al contempo una forma di scenografia.

La regia è ben sviluppata, nonostante a tratti forse lievemente didascalica (anche se forse necessariamente).

Ottima interpretazione di Elena Savio, che dimostra una grande preparazione oltre che un lavoro approfondito sulla realtà del personaggio. Forse a tratti, quella di Dino, risulta essere una recitazione un po' di maniera, nonostante ciò non escluda una comunque presente forza di tensione.

Uno spettacolo ben realizzato.